Procediamo all'esterno, per meglio comprendere come l'eruzione del 1669 abbia modificato la struttura del monastero: la colata arrivò fino a Catania, oltrepassando le mura del monastero e coprendo la facciata nord-ovest fino ad un livello di ben 11 metri. Occorsero anni per scavare il passaggio che vediamo ora, ed il monastero si espanse sopra la colata lavica, ad un livello corrispondente al secondo piano della precedente struttura.
Raggiungiamo questi ambienti costruiti sopra la colata lavica grazie all'ingegnosa scala a chiocciola progettata durante il restauro del 1977, con una particolare inclinazione per seguire il fronte lavico, ed immersa nel verde.
Attraversiamo il giardino dei novizi, nell'area utilizzata dai giovani affidati al monastero, per ritrovarci nei lunghi ed imponenti corridoi del monastero vero e proprio.
Veniamo guidati al refettorio, ora trasformato in aula magna e decorato con un affresco sulla volta e maioliche pregiate sul pavimento. Qui i monaci consumavano i loro pasti seduti lungo le mura del refettorio, osservando l'ordine del silenzio, ma consumando portate abbondanti e cibi con ingredienti pregiati.
Il refettorio è immediatamente connesso agli ambienti della cucina: queste sale sono state per lunghi anni utilizzati da laboratori scientifici e riadattate di conseguenza, ma fortunatamente le ceramiche sulle pareti si sono conservate intatte.
Una depressione sulla superficie della colata lavica sulla quale venne costruita quest'ala del monastero permise di ricavare un ampio spazio da dedicare alle cantine, proprio sotto la cucina. Oggi è un insieme di corridoi angusti ma suggestivi che ospitano il Museo della Fabbrica. Purtroppo la già lunga visita guidata non consente di soffermarsi su questi reperti, lascito del laboratorio di geodinamica che aveva qui la sua sede. Di certo questi interessanti strumenti potrebbero essere disposti in modo da essere valorizzati maggiormente e con pannelli illustrativi, per costituire un altro percorso di interesse culturale e storico.
La passeggiata nei sotterranei ci porta sopra un alto pozzo, ancora rifornito d'acqua dal fiume sotterraneo Amenano, che attraversa tutta l'area storica della città di Catania.
Il percorso sotterraneo si conclude nella Sala rossa, costruita in una depressione troppo poco profonda per sostenere un soffitto a volta con le tecniche del seicento, e pertanto riempita di sabbia e terriccio. Oggi il suo tetto moderno fa risaltare la colata lavica sottostante e le fondamenta dell'anterefettorio visitato pochi minuti prima, oltre a ricordare il lavoro fatto per il recupero di questo prezioso edificio storico.
Percorriamo gli interminabili e luminosi corridoi che circondano i chiostri e le aree appena visitate: su di essi si aprono le porte di quelle che erano le stanze degli iniziati e dei monaci, non piccole cellette come ci si potrebbe immaginare ma veri mini appartamenti, alcuni larghi anche 25 mq e dotate di soppalco.
Le stanze dedicate all'abate sono ovviamente le più ricche, e la visita ci porta a vedere il salotto dove venivano ricevuti gli ospiti e lo studio privato, realizzato nell'angolo dell'edificio e pertanto illuminato da due direzioni, da dove si gode la vista panoramica del centro di Catania e del mare.
Un suggerimento: durante i weekend le attività dell'università sono sospese e le guide sono autorizzate ad accedere a locali altrimenti interdetti: se possibile, prenotate la vostra visita di sabato o domenica per poter vedere anche il riccamente decorato appartamento dell'abate.
Lasciamo il monastero dalla scalinata monumentale, realizzata secondo la moda del periodo in stile neoclassico, ed ispirato agli ingressi di molti palazzi reali d'Europa.
Dove andare da qui
Come detto in precedenza, ci troviamo dove sorgeva l'antica città romana di Katane e chiare tracce sono rimaste tutt'intorno a noi. Proprio di fronte al monastero si trovano i resti delle antiche terme romane, visitabili gratuitamente semplicemente camminandovi intorno. Di maggiore interesse e molto consigliata anche la visita al Teatro romano, poco lontano da qui in Via Vittorio Emanuele II (da non confondere con l'Anfiteatro romano nei pressi di piazza Stesicoro).
Ad una decina di minuti di cammino si trova inoltre il centro storico, con via Etnea e l'iconica fontana dell'Elefante, simbolo della città di Catania.
Indirizzo: Piazza Dante Alighieri 32, Catania
Orari dei tour guidati: ogni ora lu-ve 10-12 14-16 sa-do 10-17
Costo della visita guidata: €8 adulti, €2 0-18 anni
Sito ufficiale:
Monastero dei Benedettini